La condivisione della conoscenza come  fattore primario di competitività negli scenari economici del prossimo futuro.

 

Opportunità  e  sfide  per l'Italia

 

 

1   -  Le attuali tendenze di  sviluppo  dell'economia

·         New economy and cultural economy

·         Scenari tecnologici dell'economia culturale

·         Scenari sociali dell'economia culturale

·         Nuovi confini nel rapporto tra Stato e società civile.

·         Le "leggi" economiche sono regolarità calcolabili solo a condizione che il contesto in cui opera la dinamica economica rimanga costante; perché questo possa accadere occorre che il sistema economico non sia esso stesso soggetto a equilibri provenienti da sistemi ad esso superiori o inferiori.

·         il sistema economico non è un sistema indipendente, ma è sottosistema di un complesso più vasto. Ma non è solo in una prospettiva più estesa dove rinveniamo come determinanti dell'equilibrio economico parametri che non sono definiti dal sistema economico stesso.

·         le leggi rappresentano un meccanismo che limita lo sviluppo entro schemi definiti e quindi si pone come una forza di rallentamento e non di accellerazione della dinamica economica           151

·         tutto ciò che è patrimonio statale è sottratto al patrimonio privato delle famiglie.           151

·         come il potere è basato sul servizio, così l'autorità politica è basata sulla delega popolare: se coloro che pagano per sostenere la rete di servizi sociali sono convinti di non ricevere dalla struttura un valore proporzionato a quello che la struttura sottrae loro, significa che la gerarchia statale è priva di consenso morale.         152

·         il costo aggiunto di un prodotto come conseguenza dell'imposizione di una tassa da parte dello Stato non differisce economicamente da quello conseguente all'imposizione di un interesse, o di un reddito, da parte del potere finanziario.        153

·         se distribuito equamente tale "plusvalore" non modifica la scarsità delle risorse economiche, nè altera il livello di competizione sociale.   153

 

2 - I  fattori di accelerazione / rallentamento dello sviluppo

·         I fattori monetarizzabili  e quelli non monetarizzabili.

·         il modo stesso di calcolare i vantaggi e gli svantaggi economici qualifica la natura di un rapporto, e come tale lo trasforma.

·         L'ambiente economico comprende al suo interno sottosistemi al cui interno i rapporti non sono esprimibili in termini economici.

·         La particolarità non è infatti nient'altro che una "caratteristica relativa"; nel campo dei sistemi definire un sottosistema significa trovare una serie di relazioni che, pur essendo in qualche modo collegate con l'equilibrio generale, hanno un loro grado di correlazione specifica

·         La creatività e l'innovazione;

·         Flessibilità e sicurezza;

·         Regolamentazione e arbitraggio: quali i meccanismi per la neutralità?

·         Competizione e collaborazione.

·         Il debito delle nuove generazioni

·         La cosa importante da osservare è che, mentre da un lato esiste in ogni fase del meccanismo economico un conflitto d'interessi tra creditori e debitori, dall'altro esiste una convergenza d'interesse globale rispetto al fatto che la ricchezza complessiva dipende dal funzionamento del sistema economico nella sua interezza.             100

·         rispetto al benessere materiale degli individui, l'aumento della popolazione ha un effetto economico analogo a quello della diminuzione di competenza tecnologica, mentre una crescita della tecnologia ha un effetto analogo a quello della diminuzione della popolazione. 92 la gestione privata delle risorse costituisce uno strumento di potere di sfruttamento della mano d'opera la cui potenza è direttamente proporzionale alla popolazione e inversamente proporzionale alla tecnologia.          92

·         Per capire la dinamica dei rapporti di forza all'interno di un sistema occorre osservare il sistema dal di fuori: così come per capire il funzionamento di un organo occorre osservare l'organismo nella sua interezza.

·         Quando quindi parliamo di "equilibrio economico" ci occupiamo necessariamente di un argomento che trascende i confini dell'economia, perché include i fattori che influenzano dall'esterno il rapporto tra le forze economiche.      129

·         Gli equilibri che regolano la competizione economica sono dipendenti dagli equilibri che regolano la gestione dell'autorità della comunità.             132

·         L'accettazione delle norme sociali da parte dei suoi membri è quindi una questione assolutamente centrale e costituisce il fattore fondamentale su cui si fonda l'autorità comunitaria.        133

·         l'aumento dei consumi collettivi, in regime di uguale sfruttamento delle risorse, è dovuto al fatto che il patrimonio socio-culturale viene consumato in quantità superiore a quanto viene speso per la sua rigenerazione.          143

·         Il P.I.L. non tiene conto della quantità di ricchezza realmente goduta, ma solo del prezzo totale delle compravendite.      143

·         La crescita finanziaria non sostenuta da una crescita della produzione tende quindi a provocare un meccanismo di graduale impoverimento delle potenzialità globali del sistema           144

·          

 

 

3 - Il fattore "conoscenza"

·         nella misura in cui la studio delle dinamiche umane rimarrà particolareggiato in esclusive stanze specialistiche, in cui si cerca la comprensione con l'analisi sempre più particolareggiata, sempre più si perderà nei fatti la visione complessiva della realtà in atto.

·         La conoscenza come potere;

·         Il vantaggio competitivo risultante dal knowledge managemennt;

·         La capitalizzazione della conoscenza.

·         La stessa salute psichica della persona, come l'armonia dello sviluppo sociale, dipendono pertanto dal godimento di una certo margine di autorità capace di contrastare la prepotenza del potere rappresentato dal denaro.             146

·         Il grado di ricchezza di un patrimonio sociale dipende per l'appunto dalla abbondanza di parametri associativi tra gli individui e dalla costruttiva interazione tra ogni tipo di associazione          159

·         Verso una nuova classe manageriale e imprenditoriale

 

 

4 -   Gli altri fattori non economici dell'economia

·         L’aspetto filosofico/etico;

·         L’aspetto tecnico. C’è un errore tecnico di base che non tiene conto del fatto che nell’economia ci sono dei fattori non- economici che giocano un ruolo importante;

·         Il PIL come calcolo dello sfruttamento delle risorse: manca il calcolo della rigenerazione delle risorse.

·         Se però è vero che l'economia finanziaria è un sistema di equilibri, allora dobbiamo aspettarci che quando qualcosa al suo interno cresce significa che qualcos'altro al suo interni stia diminuendo.             107

·         I fattori cosiddetti "esterni" alla libera fluttuazione dei prezzi dei beni e dei servizi non sono causati dall'inadeguatezza socio-politica delle leggi che regolano le compravendite, bensì sono gli stessi fattori che inseriscono il sistema "mercato" in una realtà sociale molto più complessa di quella ipotizzata dai teorici liberisti.

·         il prezzo viene considerato come un attributo qualificativo della merce stessa.  Si tratta di un attributo che non è insito alla natura del bene stesso quanto piuttosto al contesto di relazioni umane strutturatesi intorno allo scambio di questo bene.       55

·         Come possiamo accettare di escludere dal campo economico beni per il cui ottenimento - reale o fittizio - le cose acquistano un pregio?         60

·         Il mettere in circolazione nuova valuta, in un contesto ecologicamente sostenuto, equivale allora a promuovere la messa in uso di risorse precedentemente non sfruttate.       111

·         Ma non bisogna credere che la presenza della moneta nella comunicazione interna di un sistema sociale sia un fattore sufficiente ad evitare irrigidimenti strutturali. Infatti la rotazione del potere nel contesto economico dipende da un concordato sociale che è premessa, e non frutto, dell'ordine monetario. La reversibilità del rapporto di potere è possibile solo in base ad una costituzione civile che regoli i rapporti di forza in modo tale che le rivalità reciproche siano contenute nell'equilibrio dell'interesse più globale della comunità.        130

·         Il potere detenuto dall'autorità pubblica rappresenta invece non il potere sugli individui ma il potere su questo potere: ossia la facoltà di regolare i modi in cui avviene la podestà e l'assoggettamento tra i membri di una comunità.          134

·         Per elevare una "collettività economica" al grado di "comunità sociale" occorre quindi che il gruppo umano sia equipaggiato di un patrimonio culturale su cui vengono fondati i criteri di valutazione etica delle norme imperanti.   134

 

 

5 - Il sistema di reciproca sostenibilità: cultura risorsa dell'economia e economia risorsa della cultura.

·         non soltanto le leggi sociali non sono regolate da equilibri statici -indipendenti cioè dall'andamento dell'economia-, ma che la stessa base dell'accordo sociale è continuamente modificato dall'erosione delle forze del confronto economico che, nel favorire gruppi a svantaggio di altri, tendono a sfaldare la comunità civile.        53

·         per la produzione di beni economici occorre, come condizione a priori, l'esistenza di due requisiti fondamentali: un patrimonio di risorse naturali e un patrimonio di risorse culturali. Il primo costituisce la risorsa sfruttabile, il secondo il metodo di sfruttamento collettivo delle risorse. Entrambi questi patrimoni sono soggetti a logoramento da parte dell'attività economica stessa e quindi entrambi vanno costantemente rigenerati da attività che non sono creazioni di prodotti economici.

·         Lo sfruttamento delle risorse umane;

·         Ritmi organici e inorganici di crescita;

·         Le condizioni estetiche dello sviluppo dell'intelligenza umana;

·         Le condizioni etiche sociali dello sviluppo della fiducia reciproca,

·         la gestione del potere include non solo i fattori che oppongono gli interessi individuali ma anche quelli che associano tra di loro gli individui verso interessi comuni.     86

·         una maggiore coesione sociale interna rafforza la competitività esterna della società in questione rispetto alle altre società.      87

·         Il potere dell'uomo sull'uomo non può però crescere per tutti: la somma totale del sistema deve essere sempre uguale a zero e l'accrescimento del potere da una parte deve corrispondere alla perdita di esso da un'altra.      109

·         il massimo utilizzo delle risorse di un sistema economico richiede la possibilità di una costante ridistribuzione del potere sociale        109

·         Poiché l'accumulo di merci utili è limitato dalla loro deperibilità, l'unico modo di garantirsi la costante ottenibiltà dei servizi desiderati è quindi quella di accaparrare un vantaggio strategico rispetto ad altri individui di cui si vuole la sottomissione.     110

·         Dove manca la possibilità di incrementare globalmente la produzione di ricchezza "utile", l'aumento di quantità monetaria non rappresenta una reale espansione economica, ma costituisce solamente un reddito passivo che tassa il movimento dell'economia produttiva.          

·         Quando non sono presenti nella struttura dei rapporti sociali strumenti che mantengano il confronto di potere nell'equilibrio degli interessi collettivi, i giochi di potere tra gli individui, rimasti senza arbitraggio, tendono a divenire sempre più violenti.           131

·         la presenza di un'autorità extramonetaria è indispensabile per garantire la stabilità del dispositivo monetario.       131

·         Non si può essere giocatori combattivi ed arbitri imparziali della stessa partita.       131

·         Ciò che è fattore di aumento del livello di competizione sociale è invece fattore di detrimento del livello di collaborazione; e viceversa 136

·         per garantire l'armonia dei rapporti economici occorre che siano inforzate regole tali da mantenere efficacemente distinti gli ambiti regolati dai principi della solidarietà comunitaria rispetto a quelli regolati dai criterî della competizione imprenditoriale.          136

·         Per ogni livello associativo esistono istituzioni caratteristiche che danno corpo al patrimonio etico di una comunità; a livello di nazione questo compito istituzionale è realizzato dallo Stato.   139

·         Il patrimonio etico-culturale di una società è quindi una risorsa da rinnovare, la cui costituzione e mantenimento richiedono un esborso di beni da sottrarre alla fruizione immediata.             140

 

 

6 - La capitalizzazione della cultura e l'opportunità strategica dell'Italia.

·         Presentiamo la nostra proposta, il nostro modello.

·         Il tornaconto in aumento di patrimonio etico-culturale deve essere fatto in termini di vantaggio generale per la comunità; il beneficio della cultura infatti non è determinato dall'aumento del potere di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, bensì dall'aumento delle possibilità di utilizzare e distribuzione le risorse: questo aumento è sempre collettivamente cumulato.      142

·         Il calcolo del capitale intellettuale;

·         Il calcolo del capitale estetico;

·         Verso  un Ministero della   Conoscenza

·         La new economy in Italia

·         I settori di vantaggio competitivo dell'Italia.

·         Le commesse di stato e l'acquisto collettivo dei beni il cui valore aumenta dalla loro condivisione (senso estetico; responsabilizzazione etica, ecc.)

 

 

L'industria del sapere

Il sapere come materia prima
- prodotto,
- accumulato,
- venduto

La produzione
- processo classico,
- la tecnologia digitale come fattore chiave del cambiamento = crollano le
barriere alla produzione

La tecnologia dgitale interviene in tre aree principali:
1. distribuzione
2. unificazione di settori industriali (prima lo scrtto, l'immagine, l'audio
eccetera erano separati)
3. aggregazione di settori industriali che rimarrebbero disaggrgati (moda,
cinema, design ...)