The logical framework  (logframe) 

Program design phase 

   Project planning phase

the problem tree

See EU pcm and logical framework guidelines

Case study :  how to rearrange a confused Logical Framework

 

See also Exploring the problem/s; : The factors causing poverty and suffering : Objective tree ; The logical framework

 

 

Template Logical Framework

The Logical Framework Matrix (the Logframe) consists of a matrix with four columns and four (or more) rows, which summarise the key elements of a project plan, namely:

Such a table will summarize the decisions taken ion the Formulation/Design  phase of programmes or Program design phase or project planning phase after the problems have been explored  in the identification stage ( see also  the problem tree method).

The general adoption of this matrix for representing the logical connection between objectives, results, activities and means has established a common language amongst different development cultures, thereby facilitating the communication between different programme/project stakeholders.  Before the common usage of the logframe evaluation was often an adversarial process, because there was no common agreement as to what the project was really trying to achieve.  

The modality of description of project/programme through the logframe representation has somehow evolved into what is called the Logical Framework Approach (LFA), i.e. a standardized logical model for looking at the interrelationship between programme/project components. It is also being defined  as "an analytical and management tool" and a 'aid to thinking' which allows information to be analysed and organised in a structured way.

In any case one should never confuse "planning" with "filling up a logical framework".  A logframe is simply a schematic representation synthesising the decisions taken while managing the programme/project cycle.

LF is not a process but the expected model of the output of the analytical process described in identification and design  phases of the programme cycle management. However such a model of the output does influence the analytical process that is channelled towards a predetermined way of  objective setting and strategy selection. Like for instance it forces people to describe the different indicators (and different sources of information) through which the actions are monitored and evaluated.

 

Enzo: A livello metodologico generale, l’obiettivo generale e’ uno e comprende piu obiettivi specifici. Ogni obiettivo specifico  comprende piu’ risultati, ogni risultato comprende piu’ attivita’  e le attivita si descrivono con diversi I mezzi che si devono utlizzare per farle. La somma dei costi dei mezzi usati da tutte le attivita’ da origine al budget

 

The general structure of the Logframe matrix and a brief description of the type of information it should contain is shown in the table below:

 

Intervention Logic

Objectively Verifiable

Indicators

Sources of Verification

Risks and Assumptions

 Principal Objective

 

 

 

 

 

 Specific

Objective

 

 

 

 

 

 Results

 

 

 

 

 

 

 

 Activities

 

 

 

 

 

 

Means

 

Costs

 

 

 

 

 

 

 

 

Pre-conditions


What are the basic terms used?

 

Such a table will summerize the decisions taken ion the Formulation/Design  phase of programmes or Program design phase or project planning phase after the problems have been explored  in the identification stage ( see also  the problem tree method). The logical framework approach figure out that the logframe has been developed by following the process rapresented below:

 

 

 

 

Un intervento, per poter essere articolato nella griglia,  deve possedere una coerenza logica che si esprime nella dimostrazione della capacità di poter raggiungere un certo obiettivo attraverso lo svolgimento di una serie di azioni tra di loro logicamente collegate.

 

Una volta definiti (e condivisi) gli obiettivi generali, questi vanno scomposti in obiettivi specifici, a ciascuno dei quali si collegano determinati risultati attesi; infine, per il raggiungimento di ogni risultato, vanno definite le singole azioni da intraprendere.

L’elaborazione della matrice si prefigge di raggiungere un duplice livello di coerenza, riferito:

1.       al sistema di obiettivi (generali e specifici), risultati attesi e azioni (posizionati nella matrice lungo l’asse verticale) ;

2.       alla concretezza ed alla misurabilità di ciascun obiettivo, risultato ed azione, sulla base di indicatori oggettivamente verificabili e delle fonti di verifica (posizionati sull’asse orizzontale);

 

Un uso appropriato della matrice, individuando in maniera trasparente le relazioni logiche esistenti tra le azioni, i risultati e gli obiettivi del progetto, consente inoltre di:

·         assegnare specifiche responsabilità ai soggetti impegnati nel progetto;

·         disporre di un insieme di informazioni strutturate, necessarie per la definizione di un budget;

·         costruire un sistema di monitoraggio e di valutazione.

 

Il “Logframe” non va applicato meccanicisticamente, ma deve essere utilizzato come strumento dinamico e flessibile di supporto alla pianificazione progettuale e finanziaria delle attività, che va costantemente rielaborato e affinato, soprattutto alla luce di modifiche del progetto o delle condizioni esterne.

 

La costruzione del quadro logico sarà effettuata tenendo conto del fatto che le attività o interventi relativi a ciascun livello, dovranno essere definiti in base a:

·         Approccio top-down: gli obiettivi specifici di un livello devono costituire l’obiettivo globale delle attività o interventi di livello inferiore ed esso collegati; i risultati attesi, ad un determinato livello, sono gli obiettivi specifici attesi delle attività o interventi di livello inferiore ed esso collegati.

·         Approccio bottom-up: gli obiettivi specifici di un livello costituiscono i risultati attesi del livello superiore; l’obiettivo globale di un livello contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo specifico di livello superiore.

 

Questa impostazione pone quindi che:

·         gli obiettivi specifici ed i risultati attesi di un livello costituiscono, rispettivamente, l’obiettivo globale e l’obiettivo specifico del livello inferiore;

·         gli obiettivi specifici e l’obiettivo globale costituiscono, rispettivamente, i risultati e l’obiettivo specifico di livello superiore;

·         deve esistere coerenza verticale e orizzontale tra risultati attesi e i diversi livelli di obiettivi.

 

Ricordiamo che il quadro logico è  uno strumento di applicazione del modello del pcm e va quindi usato in quella prospettiva. Ciò significa che a "monte" della definizione degli obiettivi deve esserci stata un'analisi dei problemi da affrontare.  Gli obiettivi devono essere le soluzioni che si vogliono apportare ai problemi.

Poiché i problemi appartengono ad una sfera più ampia di quella entro il quale l'intervento agirà, occorre che il progetto definisca con esattezza i suoi limiti specifici, quindi i prodotti concreti che realizzerà e gli altri risultati che il progetto sarà sicuramente in grado di raggiungere.

Il progetto dovrà illustrare in che modo si prevede che i cambiamenti direttamente prodotti (i risultati raggiunti) siano in grado di permettere il raggiungimento degli obiettivi del progetto (salvo l'intervento di fattori esterni avversi, comunque considerati nelle "supposizioni"). 

 

Il rapporto tra analisi dei problemi e pianificazione delle soluzioni è illustrato nello schema seguente:

 

 

 

 

 

  Una volta definito l’albero dei problemi si elabora in modo speculare l’albero degli obiettivi traducendo in positivo il contenuto delle caselle dell’albero dei problemi.

 

 

 

 

 

Spesso risulta utile procedere secondo la metodologia definita come l'albero dei problemi e l'albero degli obiettivi.

 

 

Project origination

 

 

 

  

 

Intervention Logic

Objectively Verifiable

Indicators

 

Sources of Verification

Risks and Assumptions

 

Principal Objective

 

 

 

 

 

 

Specific

Objective

 

 

 

 

 

 

Results

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Activities

 

 

 

 

 

 

 

Means

 

Costs

 

 

 

 

 

 

 

 

Pre-conditions

 

 

Il Quadro ogico, è uno strumento di progettazione che permette di articolare interventi in accordo con il modello del ciclo di gestione del progetto (pcm).

 E' definito come un "supporto che permette di strutturare il pensiero"Il suo utilizzo permette di articolare la definizione dell'intervento in unità e fasi reciprocamente esplicative. In questo modo è possibile facilitare la comunicazione tra committenti, valutatori, esecutori, beneficiari e altri stakeholders.

 Il Quadro Logico   consiste in una griglia  di quattro colonne e quattro (o più) righe,  entro le quali vengono schematizzatei gli elementi principali costitutivi del progetto, e precisamente:

·    La gerarchia degli obiettivi del progetto (La descrizione del progetto),

·    I fattori esterni (al controllo degli esecutori) che determinano "dal di fuori" le possibilità di successo del progetto (definiti "Assumptions" - qui tradotto come "supposizioni" o "ipotesi");

·    Come le realizzazioni del progetto saranno monitorate e valutate (Indicatori e fonti per la verifica).

 

La struttura generale dello schema del quadro logico e una breve descrizione del tipo di informazione che deve contenere è mostrata nella tabella seguente.

 

Descrizione del progetto

 

Indicatori

 

Fonti per la verifica

 

Supposizioni

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivi generali: Il contributo del progetto a obiettivi di politiche  e impatti generali.

 

Come si potrà misurare  il grado di raggiungimento degli obiettivi generali  (quantità, qualità, tempo  )

 

Come i dati e le informazioni saranno raccolte.   Da chi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo specifico: beneficiari e destinatari.

 

Come si potrà misurare  il grado di raggiungimento dell'obiettivo specifico  i  (quantità, qualità, tempo  )

 

Come i dati e le informazioni saranno raccolte.  Da chi.

 

Quali supposizioni dovranno dimostrarsi vere affinché sia raggiunto l'obiettivo specifico

 

 

 

 

 

 

 

Risultati: Prodotti e altri risultati tangibili realizzati dal progetto

 

Come si potranno misurare i risultati  (quantità, qualità, tempo  )

 

Come i dati e le informazioni saranno raccolte  Da chi

 

Quali supposizioni dovranno dimostrarsi vere affinché siano realizzati i risultati

 

 

 

 

 

 

 

Attività: i vari compiti che devono essere svolti per realizzare i risultati attesi

 

Come si potrà monitorare lo svolgimento delle attività 

 

Come i dati e le informazioni saranno raccolte  Da chi

 

Quali supposizioni dovranno dimostrarsi vere affinché sia possibile realizzare le attività previste

 

Un intervento, per poter essere articolato nella griglia,  deve possedere una coerenza logica che si esprime nella dimostrazione della capacità di poter raggiungere un certo obiettivo attraverso lo svolgimento di una serie di azioni tra di loro logicamente collegate.

Una volta definiti (e condivisi) gli obiettivi generali, questi vanno scomposti in obiettivi specifici, a ciascuno dei quali si collegano determinati risultati attesi; infine, per il raggiungimento di ogni risultato, vanno definite le singole azioni da intraprendere.

L’elaborazione della matrice si prefigge di raggiungere un duplice livello di coerenza, riferito:

1.       al sistema di obiettivi (generali e specifici), risultati attesi e azioni (posizionati nella matrice lungo l’asse verticale) ;

2.       alla concretezza ed alla misurabilità di ciascun obiettivo, risultato ed azione, sulla base di indicatori oggettivamente verificabili e delle fonti di verifica (posizionati sull’asse orizzontale);

 

Un uso appropriato della matrice, individuando in maniera trasparente le relazioni logiche esistenti tra le azioni, i risultati e gli obiettivi del progetto, consente inoltre di:

·         assegnare specifiche responsabilità ai soggetti impegnati nel progetto;

·         disporre di un insieme di informazioni strutturate, necessarie per la definizione di un budget;

·         costruire un sistema di monitoraggio e di valutazione.

 

Il “Logframe” non va applicato meccanicisticamente, ma deve essere utilizzato come strumento dinamico e flessibile di supporto alla pianificazione progettuale e finanziaria delle attività, che va costantemente rielaborato e affinato, soprattutto alla luce di modifiche del progetto o delle condizioni esterne.

 

La costruzione del quadro logico sarà effettuata tenendo conto del fatto che le attività o interventi relativi a ciascun livello, dovranno essere definiti in base a:

·         Approccio top-down: gli obiettivi specifici di un livello devono costituire l’obiettivo globale delle attività o interventi di livello inferiore ed esso collegati; i risultati attesi, ad un determinato livello, sono gli obiettivi specifici attesi delle attività o interventi di livello inferiore ed esso collegati.

·         Approccio bottom-up: gli obiettivi specifici di un livello costituiscono i risultati attesi del livello superiore; l’obiettivo globale di un livello contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo specifico di livello superiore.

 

Questa impostazione pone quindi che:

·         gli obiettivi specifici ed i risultati attesi di un livello costituiscono, rispettivamente, l’obiettivo globale e l’obiettivo specifico del livello inferiore;

·         gli obiettivi specifici e l’obiettivo globale costituiscono, rispettivamente, i risultati e l’obiettivo specifico di livello superiore;

·         deve esistere coerenza verticale e orizzontale tra risultati attesi e i diversi livelli di obiettivi.

 

Ricordiamo che il quadro logico è  uno strumento di applicazione del modello del pcm e va quindi usato in quella prospettiva. Ciò significa che a "monte" della definizione degli obiettivi deve esserci stata un'analisi dei problemi da affrontare.  Gli obiettivi devono essere le soluzioni che si vogliono apportare ai problemi.

Poiché i problemi appartengono ad una sfera più ampia di quella entro il quale l'intervento agirà, occorre che il progetto definisca con esattezza i suoi limiti specifici, quindi i prodotti concreti che realizzerà e gli altri risultati che il progetto sarà sicuramente in grado di raggiungere.

Il progetto dovrà illustrare in che modo si prevede che i cambiamenti direttamente prodotti (i risultati raggiunti) siano in grado di permettere il raggiungimento degli obiettivi del progetto (salvo l'intervento di fattori esterni avversi, comunque considerati nelle "supposizioni"). 

 

Il rapporto tra analisi dei problemi e pianificazione delle soluzioni è illustrato nello schema seguente:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spesso risulta utile procedere secondo la metodologia definita come l'albero dei problemi e l'albero degli obiettivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella per la preparazione del quadro logico del progetto

 

Logica dell’intervento

Indicatori verificabili oggettivamente

Fonti e strumenti per la verifica

Condizioni esterne necessarie

Obiettivi generali

Quali sono gli obiettivi generali entro i quali  si colloca questo progetto e ai quali indente contribuire 

Quali sono gli indicatori chiave relativi agli obiettivi generali 

Quali sono le fonti di informazione per questi indicatori 

 

 

 

 

 

 

Obiettivo specifico

Qual’è l’obiettivo specifico che sarà raggiunto da questo progetto

Quali sono gli indicatori in grado di verificare se e in che misura è stato raggiunto l’obiettivo specifico del progetto 

Quali sono le fonti di informazione che esistono o che saranno raccolte dal progetto per questi indicatori   Quali metodi saranno usati per raccogliere queste informazioni

Quali sono le condizioni esterne (non direttamente sotto il coordinamento del leader del progetto) che debbono verificarsi affinché il progetto abbia successo  Quali sono I rischi esterni che il progetto deve prendere in considerazione 

 

 

 

 

 

Risultati attesi (prodotti benefici miglioramenti)

Quali sono i prodotti che il progetto raggiungerà, e che permetteranno il raggiungimento dell’obiettivo specifico 
Quali sono i benefici che il progetto arrecherà
Quali miglioramenti il progetto apporterà 

Quali sono gli indicatori in grado di verificare se e in che misura sono stati realizzati  i prodotti, arrecati i benefici, apportati i miglioramenti previsti 

Quali sono le fonti di informazione per questi indicatori

Quali sono le condizioni esterne (non direttamente sotto il coordinamento del leader del progetto) che debbono verificarsi affinché il progetto produca i risultati attesi

 

 

 

 

 

Attività

Quali sono le attività che saranno condotte nel progetto (per produrre I risultati attesi) e in che sequenza saranno realizzate

Risorse e strumenti
Quali risorse e strumenti  saranno necessarie alla realizzazione delle attività (personale, attrezzature, servizi subappaltati, ecc.)    Quanto costeranno 

Quali sono le fonti di informazione per monitorare e valutare l’andamento del progetto

Quali sono le condizioni preliminari necessarie affinché le attività di progetto possano avere inizio  Quali sono le condizioni esterne (non direttamente sotto il coordinamento del leader del progetto) che debbono verificarsi perché le attività di progetto possano compiersi

 

 

 

 

 

 

Se il quadro logico è bene articolato, un lettore esterno dovrebbe facilmente essere in grado di capire:

- Perché è necessario il progetto
- In cosa consiste l’originalità del progetto
- Su quale obiettivo di sviluppo si vuole contribuire
- Chi beneficerà del progetto (quantità e qualità, diretti ed indiretti)
- Quale obiettivo immediato si propone di conseguire
- Come verrà misurato l’ottenimento dell’obiettivo
- Quali saranno i risultati reali che permetteranno di ottenere l’obiettivo
immediato
- Come saranno ottenuti
- Quali attività si dovranno intraprendere
- Qualità e quantità di risorse necessarie
- Chi sono gli attori, L’organigramma del progetto è chiaro
- Chi realizzerà il progetto e come
- Quando  e quanto durerà  La pianificazione delle attività è chiara
- Quali sono le condizioni di partenza necessarie
- Come il progetto reagirà se una di queste condizioni non si concretizza
- Il progetto è sostenibile  Quali sono le condizioni
- Analisi “costo-beneficio”
- Analisi “costo pro-capite”
- Il budget risponde allo schema del finanziatore
- Le proporzione fra le linee di budget sono coerenti
- Gli apporti di ciascuno degli attori è chiaro
- L’apporto del finanziatore è sostenibile

Questo pertanto permetterà ad un valutatore di compiere la sua valutazione in modo appropriato e condiviso.

 

Quadro un progetto non ha un quadro logico, sarà sempre buona prassi del valutatore ricostruirlo sulla base dei documenti progettuali.

Se il valutatore non è in grado di ricostruire un quadro logico coerente, significa generalmente che il progetto ha delle incongruenze o delle incompletezze.

 

 

Il Logical Framework, secondo la definizione del Nucleo di Valutazione del Development Assistance Committee (DAC-OCSE), è uno strumento di gestione che consiste in “un insieme di concetti interconnessi, utilizzati in maniera dinamica per l’elaborazione, il monitoraggio e la valutazione di un Programma o di un progetto”. Il Logical Framework permette di riassumere, in termini oggettivi, gli elementi di un programma (mezzi, risultati, scopo, obiettivo), i rapporti di causalità tra gli aspetti operativi (risorse, attività, risultati) per facilitarne la pianificazione, la realizzazione e la valutazione.

          Secondo le linee metodologiche adottate dalla Commissione Europea per la Sorveglianza e Valutazione degli interventi Strutturali, l’applicazione di questo schema logico permette di evidenziare le relazioni e la coerenza tra i diversi livelli d’intervento e la necessaria articolazione “a cascata” degli obiettivi-risultati-interventi per i Programmi e Progetti.

 

Project Cycle Management (PCM) provides a set of coherent project design and management tools as well as
a standard terminology and as such constitutes the basis of the understanding and analysis of a project’s
impact: its positive or negative effect on the selected overall objectives.
What is Project Cycle Management?
The way in which projects are planned and implemented follows a sequence that is known as the project
cycle: programming → identification → formulation → funding decision → implementation →
evaluation → programming etc. Project Cycle Management (PCM) is a set of project design and
management tools, adopted by the European Commission in 1992, and based on the Logical Framework
method. RELEX being responsible for the programming of the European Initiative of Democracy and
Human Rights (EIDHR), EuropeAid is in charge for the realisation or follow-up of all the remaining
phases of the Project Cycle.
What is the Logical Framework?
The Logical Framework (Logframe) is a project design and implementation tool, which allows for a
systematic and logical way of setting the project’s objectives and activities. It is useful in all stages of
the Project Cycle. The Logical Framework presents the causal relationships between the different levels
of objectives, provides indicators to check whether these objectives have been achieved and establishes
what assumptions outside the project may influence its success. As such, it is a key instrument in the
analysis of the project’s impact.
 


What are the basic terms used?
Intervention Logic refers to the first column of the Logframe Matrix and defines the basic structure
of the project.
The Overall Objectives of a project explain why it is important to society, in terms of the longer-
terms benefits to final beneficiaries and the wider benefits to other groups. The Overall Objectives
will not be achieved by the project alone.
The Project Purpose is the objective to be achieved by implementing the project and which is likely
to outlive the project. The Purpose should address the core problem and be defined in terms of
sustainable benefits for the target groups. The Purpose should express the equitable benefits for
women and men. There should only be one Project Purpose per project. Clarifying and agreeing
 


: Logical Framework Guidelines
precisely what will define the project’s success is a critical step in project design and makes it easier
to analyse the project’s impact at a latter stage.
Results are “products” of the activities undertaken, the combination of which achieve the Purpose of
the project.
Activities comprise the actions that have to be taken or provided to produce the results. They
summarise what will be undertaken by the project.
Indicators are the operational description of the Overall Objectives, the Project Purpose and the
Results. They describe the project’s objectives in terms of quantity, quality, target groups, time and
place.
The physical and non-physical Means (inputs) are necessary to carry out the planned activities.
Sources of verification indicate whare and in what form information on the achievent of the Overall
Objectives, the Project Purpose and the Results can be find.
Assumptions are the answer to the question: “What external factors are not influenced by the project,
but may affect its implementation and long-term sustainability?”
Does the Logframe apply to human rights and democracy projects?
Whilst the Logframe is a suitable tool for human rights and democracy (HRD) projects, a series of
special considerations should be kept in mind that makes the design, implementation and analysis of
HRD projects particularly challenging:
1. HRD projects typically cover a number of policy areas inter-related in a complex manner. It is often
difficult to categorise projects and pin down specific results, objectives and purposes.
2. HRD projects typically include awareness-raising activities, the specific intended effects of which
are difficult to define in advance and write down in a Logframe. Democracy itself implies the
freedom of a society to choose what it will do and how and hence it is difficult to state at the start of
a project the new and necessary mechanisms to protect minorities, women’s or children’s rights etc.
It is also often difficult to define precise indicators of success for awareness-raising activities.
3. It is often difficult to attribute changes for example in peoples’ levels of awareness or a legislative
development to one particular project. As legislative development is the product of a national
democratic process, it would even be inappropriate for a project to press for specific pieces of
legislation.
4. It is often not easy to come up with sufficiently concrete and precise indicators for HRD projects,
especially when the Project Purpose concerns peoples’ attitudes and ways of thinking.
Keeping these challenges in mind, the application of the Logframe orients HRD project designers
towards a more precise analysis objectives setting. Placing the Project Purpose at the right level is the
hardest task. Whilst more modest purposes are likely to be more easily achieved and measured, the
purpose must also include sufficient development change to justify the project investment.
How the Logframe can be used in the measurement of impact?
The term “Impact” refers to the actual effect of a project on the wider sectoral objectives summarised in
its Overall Objectives and on the achievement of the overarching policy objectives of the EC.
1
The
Logical Framework provides for a set of strategic questions that can be used in the analysis of the
impact of a project:
1. How coherent is the project’s Intervention Logic i.e. does the attainment of objectives on a lower
level in the Logframe matrix contribute to reach the objectives on the next level? For example, do
the Activities carried out by the project contribute to attain the results defined? If the project’s
Intervention Logic is weak it is unlikely to have the expected impact.
1
The Maastricht Treaty defines the four basic objectives of the EU’s development co-operation: Sustainable economic and social
development, integration of developing countries into the world economy, the fight against poverty in developing countries; the
observance of human rights and fundamental freedoms and the development and consolidation of democracy and the rule of law.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Other resources: (Europe Aid: PCM Manual)

 

 

Preparing a log frame is a particular schematic form of plan-writing (see writing a programme/project plan) and thereby has the following purpouses

  

Background

Logical Framework Approach (LFA) was developed in the late 1960’s to assist the US Agency of International Development to improve its project planning and evaluation system.

It was designed to address three basic concerns, namely that:

The LFA has since been adopted as a project planning and management tool by most multilateral and bilateral development agencies. The EC has required the use of LFA as part of its Project Cycle Management system since 1993, and it provides a core set of tools with which to undertake assessments of project quality.

 

Over time, different agencies have modified the formats, terminology and tools of the LFA, however the basic analytical principles have remained the same. Knowledge of the principles of LFA is therefore essential for all staff involved in the design and delivery of EC development assistance.

 

Link between Evaluation Criteria and the Logframe

 (See also: the 3 level hierarchy of project/programme objectives).

 

 

Strengths and Common Problems with the application of the LFA

 

 

Case study :  how to rearrange a confused Logical Framework

 

 See also

Templates:

 

 Other resources: